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Alejandro Solozábal con Flores para Walter Pinwick si aggiudica il Premio Energheia Espana 2012

tratto da Sassilive

L’associazione culturale Energheia comunica che lo scrittore Alejandro Solozábal, ventiquattrenne di Barcellona, autore del racconto Flores para Walter Pinwick (“Fiori per Walter Pinwick”) si aggiudica il Premio Energheia Espana 2012, un testo che si distingue svelando con ironia e agilità la natura tragicomica di una vicenda curiosa e surreale.

Il vincitore, sarà ospite della nostra città in occasione della cerimonia di consegna della XVIII edizione del Premio Energheia, prevista per il 15 settembre p.v., nei giardini del Museo D.Ridola. Sarà presente anche lo scrittore spagnolo Fernando Clemot, che ha coordinato sul suolo iberico la promozione del bando e la selezione dei racconti finalisti.

Fernando Clemot scrittore spagnolo di Barcellona, laureato in Filologia spagnola all’Università di Barcellona, autore di “En la frontiera” (I migliori racconti della letteratura chiana_2008) e Siglo XXI: Los nuevos nombres del cuento espanòl._2010. Vincitore di numerosi premi tra i quali: Premio Internacional Barcarola de Narrativa_2006 e Premio Setenil_2009; collabora con numerose riviste letterarie tra le quali: Quimera, Barcarola, Educomania e Paralelo Sur.

Il racconto narra della storia disgraziata di tale Walter Pinwick e dello strano brufolo verde che una mattina gli spunta sul cocuzzolo. Il protagonista se ne disinteressa, ma parallelamente al crescente fastidio che gli crea, diventa fonte di stupore prima, e di disperazione poi. Il disastro completo avviene all’aprirsi, o meglio al germogliare, del foruncolo. Ciò che il dermatologo ha inizialmente giudicato come cisti sebacea nasconde al suo interno un piccolo tentacolo vegetale. I risultati di laboratorio e l’evidenza parlano chiaro: a Pinwick sta crescendo una pianta in testa.  Si decide di osservare il decoroso del fenomeno per capire come intervenire, peccato che il processo includa una sete sovraumana, colmata solo tenendo i piedi in ammollo per ore, la nascita di una serie di altri germogli sparsi, l’allisciarsi e l’allungarsi delle orecchie non più rosee, ma di un sospetto color violetto. Complice lo stato di mutazione in vegetale, anche la vita sentimentale del protagonista è destinata al fracasso. Contemplare una via di guarigione è ormai impossibile, ma almeno per attenuare quella solitudine di antieroe trascinato dalle leggi di un universo incomprensibile quanto crudele, ha inizio la ricerca di casi simili al mondo. In effetti, Pinwick incontrerà mutanti come lui e si ritirerà in una fattoria del profondo ovest, una sorta di eden ritrovato per uomini-piante e donne-verdura che vivono in armonia la propria condizione, studiando e dedicandosi a corsi e seminari sulla vita sociale di frutta e ortaggi vari. Sembra l’assurdo nell’assurdo, e volutamente lo è: il futuro dell’umanità traviata e uno zen ecologista da fiaba a incorniciare approfondimenti culinari e l’imminente catastrofe finale…

L’autore, insieme alla scrittrice Laura Durando e Fernando Clemot, animerà la serata del giovedì 13 settembre, in Via Ridola, nel corso della quale si parlerà della letteratura spagnola contemporanea.

L’associazione ricorda, infine, che nei prossimi giorni verrà indicato il vincitore del Premio Energheia Libano e i finalisti della diciottesima edizione del Premio.